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Esempio di "politica del fare " applicata al nostro territorio

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Messaggio  mattia fiore Dom Mar 08, 2009 3:02 pm

Amici carissimi ,
domenica 1 marzo ’09 mi e’ stata offerta ,dal parroco della Sanita’ don Antonio Loffredo e dalla fondazione Altra Napoli ,l’opportunita’ di conoscere le splendide bellezze del rione Sanita’ che Vi invito a scoprire
.E’ stato possibile visitare la chiesa di S. Gennaro extra menia , porta di accesso alle Catacombe di San Gennaro che collega le Catacombe di San Gaudioso nella Basilica di Santa Maria alla Sanità e, quindi, con le realtà monumentali paleocristiane presenti sul territori

Don Antonio Loffredo, parroco dalla basilica Santa Maria della Sanità, parte dalla promozione del territorio, attraverso l'offerta di visite guidate al quartiere, alle basiliche ed alle catacombe di Forcella per attivare iniziative imprenditoriali. "Tutto questo lavoro ha prodotto la costituzione di cooperative sociali, di produzione lavoro e associazioni culturali, nonchè la possibilità di offrire contratti di lavoro e conseguenti remunerazioni economiche". Quindi ,grazie all’impegno del parroco sono nate coperative di giovani “ La Paranza" è una cooperativa che si occupa di promozione turistica e da lavoro a otto ragazzi. Altra è costituita da quattro giovani,"Iron Angel", si occupando di carpenteria pesante e realizzazione di opere artistiche .
L’impressione di tutti gli amici che insieme a me hanno condiviso il tour al rione Sanita’ e’ stata molto positiva , abbiamo visto in campo la corretta applicazione della politica del fare , contrariamente a cio’ che siamo abituati a vedere quotidianamente .

Allego la copia di un’ intervista fatta al parroco Don Antonio Loffredo che esplicita l’impegno quotidiano profuso nella costruzione di un mondo migliore .




Domanda. La Chiesa cerca di mantenere deste le coscienze e tenta di dare risposte concrete ai problemi del territorio. La disoccupazione è, indubitabilmente, una delle principali questioni da affrontare, soprattutto al Sud. In che modo la comunità ecclesiale può fungere da fermento per la comunità sociale?
Risposta. Ciascuno dispone di attitudini, capacità, ispirazioni creative destinate a portare frutto e a produrre senso. Tutto questo si realizza alla luce di valori profondamente umani e cristiani, come la responsabilità, la solidarietà e la cooperazione. La prospettiva individualistica cede dunque il passo al più ampio respiro della dimensione comunitaria, dove si condividono gli oneri ma anche le speranze. Il nostro mandato include quindi la necessità di formare le mentalità perchè si acceda a una nuova concezione del lavoro, finalizzata alla promozione umana. Ecco allora che diventa prioritario coniugare occupazione e servizio. é questo il modo per delineare sentieri di speranza e di sviluppo percorribili grazie alla sinergia della comunione d'intenti. Perchè tutti possono contribuire alla costruzione di un mondo migliore.
D. Quali sono gli interventi concreti che un parroco, come lei, può attuare?
R. Credo che tra i miei compiti ci sia quello di sollecitare la gente a smettere gli abiti della rassegnazione e volgersi invece a investire se stessi. Potranno così vedere moltiplicarsi le loro risorse interne, piuttosto che farle avvizzire mendicando assistenze a circuito chiuso.
D. Quali sono le attività che porta avanti e di cosa si occupa?
R. Sin dal mio arrivo, sei anni fa, ho cercato di sostenere l'avvio di nuove attività produttive per far crescere i segni di speranza soprattutto tra i giovani e, attraverso il loro impegno, far sì che ogni famiglia del quartiere ne traesse beneficio. A tutt'oggi le iniziative avviate e quelle pre-esistenti potenziate dànno risultati entusiasmanti e fanno ben sperare per gli sviluppi futuri. I nostri centri di aggregazione, sostegno alla genitorialità e recupero scolastico sono destinati nel complesso a un centinaio di bambini e coinvolgono regolarmente una ventina di giovani mamme.
D. Quali sono le attività che lei coordina?
R. Noi siamo coscienti che la Sanità dispone di due preziosi punti di forza: la bellezza dell'arte e i tanti giovani. Ecco perchè è nata "La Paranza", cooperativa gestita da otto ragazzi, assunti regolarmente, che si occupano di promozione del territorio. La promozione turistica del quartiere è attivata, inoltre, attraverso l'offerta di visite guidate al quartiere, alle basiliche e alle catacombe. Offriamo ai turisti l'accoglienza "coccolata" in un bed&breakfast allestito nei locali dell'ex convento. Questa iniziativa coinvolge una quarantina di giovani amanti dell'arte, della storia e della propria appartenenza. I nostri laboratori teatrale, multimediale e artigianale della lavorazione del ferro impiegano stabilmente altri giovani. Altra cooperativa di produzione che opera nel territorio è costituita da quattro giovani,"Iron Angel". Si occupano di carpenteria pesante e realizzazione di opere artistiche con la collaborazione di Riccardo Dalisi.
D. Quali sono i risultati che ha raggiunto durante la sua esperienza?
R. L'incontro con preziosi compagni di viaggio, che si sono rivelati complici attenti e determinanti nei momenti chiave. Mi riferisco al sostegno morale e materiale che tante persone, associazioni e fondazioni ci hanno offerto nel privato del loro cuore e delle loro disponibilità anche economiche. Hanno immaginato con noi, condividendo l'emozione dei visionari che presagiscono l'oltre. Poi è giunto l'incoraggiamento forte del Cardinale Sepe, che sin dal suo arrivo ha colto il dinamismo che si sprigionava dai nostri ragazzi e li ha esortati perchè i loro passi non incontrassero intralci o esitazioni. La visita del capo dello Stato ha conferito poi ulteriore riconoscimento e conferma al nostro andare. La sua vicinanza ha nutrito la nostra voglia di crescere e la nostra ambizione a migliorare.
D. Quali sono le prossime iniziative che intende realizzare?
R. Il nostro impegno è ora volto a consolidare e rendere stabile tutto quanto è stato posto in essere sinora, poichè ancora c'è bisogno di cura e impegno perchè queste piccole cose possano diventare forti e definite. Il prossimo obiettivo è la realizza zione di una Casa Famiglia, dove tanti bimbi possano trovare amore e calore.
D. Altri progetti in cantiere?
R. Un progetto che inciderà invece strutturalmente sul quartiere è la realizzazione di un ascensore, che collegherà corso Amedeo di Savoia direttamente con il rione, attraverso la sacrestia della Basilica di S. Maria della Sanità. In collaborazione con l'Altra Napoli, ancora allo stato embrionale, ci sono altri tre progetti imprenditoriali: una cooperativa tutta al femminile che produrrà accessori di moda, una cooperativa che speriamo recuperi l'antica tradizione dei guanti e una cooperativa che custodirà i sapori di una Napoli che altrove non esistono più.

mattia fiore

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